sabato 21 dicembre 2013

Attività di cura: le donne lodigiane vogliono più servizi

Sono 150 i questionari sulla conciliazione famiglia-lavoro distribuiti in alcune aziende ed enti pubblici del territorio di Lodi in un'indagine condotta tra gennaio e marzo 2013 dall'Università Cattolica di Milano.
Quasi il 92% delle risposte proviene da lavoratrici che per l'81% hanno uno o più figli.
Il trenta per cento di queste donne si occupa anche della cura di malati o anziani.
I risultati dello studio mostrano una richiesta forte di servizi (asili aziendali e scuole estive), di una maggiore flessibilità dell'orario di lavoro, di una equa divisione dell'attività di cura tra uomini e donne.
Per il 64% degli intervistati il tempo di cura è un tempo extralavoro, un impegno aggiunto a quello lavorativo e a quello domestico, senza utilizzo di permessi retribuiti, congedi, o aspettative.
Quasi due donne su tre lavorano a tempo pieno, eppure due donne su tre accetterebbero di lavorare part-time, se lo potessero. Attualmente solo il 7,6% del totale è impiegato in un part-time fino a 24 ore, e il 21,5 in un part-time oltre le 24 ore.
Più del 51% delle intervistate vorrebbe più riconoscimento della propria professionalità.

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