venerdì 24 gennaio 2014

Sociabilità e relazioni femminili nell'Europa moderna

Undici saggi legati tra loro da un filo “socievole”: quello delle forme in cui donne e uomini si associarono nel passato, dalla fine del Quattrocento al primo Ottocento da cui emerge un'analisi quasi cordiale dei rapporti "di genere", presentati senza ambizioni teoriche in una serie di quadri e momenti di ravvicinata e vivace sensibilità.

Il libro, che sarà presentato martedì 28 gennaio alle ore 17 alla Sala Napoleonica di Palazzo Greppi, in via Sant’Antonio 10 a Milano, analizza situazioni "associative" dove donne e uomini si ritrovano a lavorare o a divertirsi insieme. Per motivi di affinità lavorativa o rituale, come nelle associazioni di mestiere, nelle confraternite, o società di vicinato; per motivi di passatempo, come nelle compagnie di giovani organizzatori di feste, o nei salotti, dove si affiancava ai giochi di tarocchi la conversazione elegante e la cultura letteraria.

La raccolta analizza il mutare del ruolo di donne e uomini nella chiesa e nella filosofia - dalle controversie seguite al bando degli sponsali a favore del matrimonio in chiesa, alla riflessione settecentesca sulla contraddizione tra eguaglianza umana e disuguaglianza femminile.
Si periodizza la vicenda delle "conversazioni" e dei salons d'intrattenimento e d'ingegno; si seguono i dibattiti sulle serate della buona società quando si aprirono alle dame sposate coi loro "cicisbei".
Si seguono casi quotidiani d'avventura e cambiamento: dalla vita delle monache tra clausura e indulgenza, alla scoperta medica e sociale della "sensibilità" femminile nel settecento; dal codice dell'onore familiare che emerge dalla vicenda di una bambina di dubbia nascita, contesa tra famiglia di sangue italiana e famiglia d'affetto inglese, alla lettura di carteggi d'amore e d'amicizia, come quello tra Vincenzo Monti con le sue dame "letterate".


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